Se il vino italiano entra nel grande Risiko degli acquisti
Nuova bandierina di vittoria sullo scacchiere della conquista estera, questa volta per mano della Russia, nello scenario della conquista del vino italiano.
A metterla a segno nientemeno che lo zar della vodka, Roustam Tariko, che arriva a quota 95% nell’azienda piemontese Gancia.
Che garantisce: verranno applicate sinergie distributive molto ampie con il colosso Russian Standard (anche questo controllato da Tariko). I risultati ci sono. Raddoppiate in Russia le vendite di vermouth, e si punta con sempre maggiore aggressività verso Stati Uniti, Giappone, Corea, Regno Unito.
E ci si chiede sempre di più, sfogliando le pagine economiche recenti: ma non starà l’Italia diventando un “grande supermercato” dell’eccellenza, troppo frettolosamente passata di mano e con il rischio che si perda, nella corsa, l’attenzione e la cura che appunto hanno fatto del vino (come dell’alimentare, della moda, delle auto) prodotti così ambiti? Ai posteri l’ardua sentenza (ma che sia ardua…non c’è dubbio).