Regole più facili per gli appalti pubblici
I termini linguistici scelti per il settore graffiano un po’ le orecchie (soprattutto se abituate dall’estate al suono del fruscio del mare, del vento di montagna o degli acuti in Arena..), ma forse questa volta davvero bancabilità e closing finanziario (il contratto di finanziamento) delle iniziative realizzate in concessione di lavori pubblici accordati ai privati consentiranno procedure più rapide e semplificate.
È quanto promette, almeno, il pacchetto di novità introdotte con il Dl 69 – convertito nella legge 98/2013 dal Parlamento – che ha modificato in parte gli articoli 143 e 144 del Codice degli appalti pubblici. La grande novità è rappresentata dal ruolo di banche e istituti di credito che, per la prima volta, sono coinvolti direttamente nella procedura di gara.
In che modo? Facendo dell’istituto finanziario formalmente uno degli attori con cui le amministrazioni pubbliche si confronteranno per delineare fin dal’inizio le modalità operazione così che sia subito bancabile. Insomma l’idea è di arrivare al “famoso” closing finanziario a breve distanza dalla sottoscrizione del contratto di concessione con la stazione appaltante. Ci mettiamo così, sembra, in pari con il resto d’Europa.
Era ora…