Quel “pasticciaccio” brutto dell’Imu agricola
Finora si erano salvati. Ma quest'anno rischia di diventare pesantissimo anche per loro: i terreni agricoli di collina e di montagna che l'Imu aveva risparmiato.
C'è tempo fino al 10 febbraio 2015 per accertarsi se si debba assolvere l'imposta (realtiva al 2014) e -e, entro quella data, effettuare il pagamento. A stabilirlo il Dl 4/2015, entrato in vigore il 25 gennaio. Del 2015 però..
Insomma non si può proprio dire che le cose (ancora una volta) siano state fatte come si deve. E non solo per questioni di tempi troppo risicati.
Il gran pasticcio, però, sta nella esatta designazione dei contribuenti tenuti al versamento. Sono molti i comuni che nell’attuale elenco Istat sono considerati di pianura e quindi soggetti ad Imu, mentre nel precedente elenco adottato con la circolare ministeriale n. 9/1993 che ha governato l’esenzione dalle imposte comunali per venti anni, erano considerati esenti dall’imposta. Pertanto specialmente per i terreni di collina, i proprietari devono verificare nell’elenco Istat la posizione del comune in cui possiedono i terreni per verificare se abbiano perduto l’esenzione.