La ricca estate del vino italiano
Mentre si combattono le frodi, la campagna si fa generosa e regala 48,9 milioni di ettolitri di produzione. Con questi numeri l'Italia batte la Francia di misura.
Se la stima della UE è 163,8 milioni di ettolitri, spetta all'Italia il primato quest'anno, superando i cugini d'Oltralpe con 48,9 milioni contro 46,6. I cugini spagnoli seguono in terza posizione con 36,6.
Eppure, com ha fatto notare Assoeologi, in una cosa ancora abbiamo da imparare (dai francesi) ed è la capacità di fare marketing sul brand, quello legato soparttutto al territorio. Come? Unendosi. Perchè, in questo settore più che mai, è vero che l'unione fa la forza e solo l'appartenenza innesca il circolo virtuoso che trasmette, con il gusto, e la cultura del bere, anche il giusto "mood".
Una forza che, però, mostra anche il fianco alla maggiore debolezza: quella di essere contraffatti. Le frodi sono tante, tantissime, troppe. Ma anche i controlli, finalmente, sono tanti, tantssimi e mai troppi. E diventano ormai internazionali. Soprattutto quando da proteggere sono i Dop e Igp che fanno parte del nostro magnifico patrimonio agroalimentare. Così è nato Opson (da 'ópson', cibo in greco antico) all'interno dell'Interpool, un programma per sensibilizzare le forze di polizia sul tema della contraffazione agroalimentare. I paesi aderenti sono ben 57 e coordinano operazione come la recente "Vin-Dansk", che ha permesso di identificare una ditta del veronese che qualificava falsamente come prodotto con le uve tipiche della Valpolicella (Corvina e Rondinella) un vino rosso generico per poi rivenderlo all'estero, in Danimarca. Oltre 19.000 bottiglie di vino sequestrate ed è scatta la denuncia per frode.