come facciamo con gli hotel?
La percentuale è inquietante: il 67% del campione intervistato dall’osservatorio sul turismo Nomisma-Unicredit, dichiara di aver paura di dover chiudere nel 2023. Stiamo parlando di albergatori, che, dopo la forte ripresa della stagione estiva, a fronte degli aumenti di prezzo dell’energia, come della penuria di materie prime, oltre che dei continui ritardi nelle consegne, stanno valutando il peggiore dei “destini” possibili. Molte sono le misure che si tenterà di adottare.se il 75% dichiara di avere già aumentato il prezzo delle camere, il 43 non nega di avere ritoccato i listini anche per i servizi offerti.quasi un terzo del campione, poi, prevede di contrarre il numero di mesi di apertura.Nonostante questo, però, l’idea è che queste difficoltà, se si supererà la prima parte del 2023, potranno in parte essere mitigate, stante la grande propensione di italiani e stranieri a spendere per una vacanza nel bel paese.