Anche il volontari(at)o va assicurato
Nessuno escluso, eh no, proprio no. Non appena verrà costituito il Registro unico degli Ets (enti terzo settore) l’obbligo assicurativo riguarderà anche le strutture che impegnano volontari. Se insomma finora è stata ed è una scelta facoltativa, dopo non lo sarà più.
Stiamo parlando di un universo che coinvolge circa 5 milioni e mezzo di persone. E in attesa dell’esecutività, gli strumenti assicurativi si affinano e si declinano per saper rispondere a questa nuova grossa area di domanda.
Così, intanto, la lente è stata posta sulla realtà del terzo settore, le organizzazioni di volontariato, Onlus, che concentrano la propria attività su assistenza sociale e protezione civile per il 41,9%, sanità per il 23,5%, cooperazione e solidarietà internazionale (17,1%).
Le cose cambiano un pochino per le imprese sociali, che, ai settori già citati, affiancano anche istruzione e ricerca (9,5%).
Tutti clienti, dunque, nel breve lasso di tempo.