Alla grande
L’agroalimentare italiano, già fiore all’occhiello della nostra economia, sta conoscendo una stagione d’oro. Oggi la filiera del cibo vale ben il 10% del Pil italiano, ci dice il settimo Censimento generale dell’Agricoltura dell’Istituto di Statistica, con un 2023 che ha chiuso a +6,7% rispetto all’anno prima e un export da record, fa sapere Coldiretti. Un dato interessante è il numero delle aziende agricole che supera il milione e 133 mila, con una peculiarità: si tratta di strutture che utilizzano 10,9 ettari medi per azienda, qualificando l’Italia come uno dei Paesi con la dimensione media più bassa (17,4 ettari media UE). Ma le nostre aziende sono spesso guidate da laureati, in aumento (dal 6,2% al 9,9%), sono quasi raddoppiate quelle che vendono il 100% della produzione (da 19,2% a 36,7%), quadruplicato il numero di quelle informatizzate e in crescita quelle che hanno almeno una attività connessa. Decretando così la vocazione verso innovazione, tech e sviluppo. Con una parola d’ordine che si fa sentire sempre più a voce alta: sostenibilità.