Come boschi e giardini
Il nome che la indica è quello di viticultura rigenerativa e sta facendo sempre più parlare di sé. Si tratta di un approccio che prevede di trasformare il paesaggio dei filari delle viti per renderlo ecosistema più forte, capace di annoverare dentro di sé la biodiversità. Allora ben vengano fiori e piante “a supporto”, capaci di richiamare insetti impollinatori, o a funzionare da “sentinelle” per il benessere delle singole viti, così come di favorire il grado di umidità nel terreno. L’effetto è bello da vedere, funzionale ed ecologico. Sono in molti già a cavalcare quest’approccio che alla sua base mette la filosofia olistica. In California, per esempio, dove il trend rigenerativo piace molto, le galline passeggiano tra i filari e lo stesso le pecore. Anche Francia e Italia ci credono, al punto che Ruinard parla di vigna-foresta, con il progetto “vitiforestry” promosso nel 2020 con Reforest’Action nella Marne. E avanti tutta!