“Sollevare” le mamme
Si fa presto a dire “culle vuote” e attaccare un’analisi spesso piuttosto acida delle cose. No, non c’entrano vocazione, amore, senso di sacrificio. Invece qui si parla di asili nido, di servizi di welfare, di tetto di cristallo. Insomma se le nascite sono precipitate a 392 mila e l’età del primo figlio salita a 32,4 anni, con una media di 1,24 figli per donna, le ragioni sono pratiche molto pratiche. Il 7° rapporto Save The Children le chiama “Le Equilibriste”, queste le donne mamme italiane, “costrette” dalle circostanze a lasciare il lavoro dopo la nascita del primo figlio – 1 donna su 5, con retribuzioni che sono già del 20% inferiori a quelle degli uomini per un impiego a tempo pieno e del 16% per quello a tempo parziale. Ad oggi sono le mamme per l’87% dei bambini fino ai 3 anni ad usare i congedi. Loro a dare una mano nell’assistenza, e non solo dei figli, anche dei parenti e amici, anziani o malati. Mentre la politica litiga, un passo interessante potrebbe essere quello di ampliare la destinazione a chi si affida alle mamme di polizze che provvedano a dare aiuti concreti, come badanti, infermiere, in alcuni casi pure baby sitter. Insomma invece di continuare a parlare e pontificare, diventiamo concreti.