Se la previdenza privata resta l’anello più debole
L’ultimo rapporto Ania non ha lasciato spazio a interpretazioni: persiste nel nostro Paese una scarsa, preoccupante diffusione degli strumenti di previdenza integrativa. Il dato crea oggi molta allerta, alla luce della (quasi) certezza che tutta la generazione dei 40/50enni di oggi si dovrà confrontare con un reddito pensionistico che non supererà la metà della loro ultima retribuzione. Iò tema è talmente caldo che sono all’analisi del legislatore proposte che ipotizzano di introdurre un periodo di silenzio-assenso per tutti i lavoratori riguardo alla previdenza complementare. Anche se, a ben guardare, gli strumenti per attivarsi ci sono eccome, e si qualificano come certi, duttili e a misura di ogni esigenza. Insomma varrebbe la pena cominciare almeno a chiedere al proprio assicuratore.