un accordo per cui brindare
Non tutti sanno che, in Italia, ipermercati e supermercati rappresentano oggi il primo canale di vendita di vino. In tempi di lockdown hanno accresciuto non solo i volumi, ma anche la qualità, riposizionando l’offerta verso l’alto. Ora questo upgrade rischia di bloccarsi, a causa dell’aumento dei costi di energia e materie prime, ma anche vetro e tappi, un insieme che spinge i consumatori a desistere dall’acquisto. Basti pensare che una bottiglia di vetro costa il 30% in più dello scorso anno, 20% i tappi in sughero e oltre il 40% quelli di altri materiali. Etichette e cartoni poi contano rincari tra il 35% e il 45%. Ma produttori e distributori si sono uniti per tutelare la qualità degli acquisti e resistere in una vetrina che è più necessaria che mai.