Se i quattro zampe siedono alla scrivania
Sono sempre di più le amministrazioni pubbliche che ammettono la possibilità di portare con sé il proprio “quattro zampe” quando si lavora in ufficio. Conseguenza della pandemia e dello smartworking? Di certo la convivenza con gli animali domestici si è rafforzata e ha indotto molti più lavoratori a prenderne uno o a faticare a lasciarlo a casa. Capolista dell’esperienza è la Lombardia che da anni favorisce quest’esperienza. Basti sapere che il “parterre” coinvolto ha numeri importanti. Solo in Lombardia gli animali domestici sono 1.848.005, uno ogni 5,4 abitanti. La maggior parte, 1.527.961, sono cani, gli esemplari ai quali più spesso i regolamenti consentono di frequentare i luoghi di lavoro.
Già nel 2019 Unicredit aveva consentito questo, ma anche il Comune di Rozzano è capofila di questa tendenza.
Naturalmente ci sono delle regole da rispettare: gli animali devono essere in regola con le vaccinazioni e di taglia media , mentre il proprietario deve avere a portata di mano la museruola. L’autorizzazione a portare l’animale è concessa dal dirigente del singolo ufficio, incaricato di verificare che i colleghi ne gradiscano la presenza.
Un’avvertenza, come assicuratori, ed è questa: molto prudente avere sottoscritto una polizza Capofamiglia che tuteli in caso il nostro amico a quattro zampe ne combini una delle sue… non proprio scritta nel regolamento.