Buona l’intenzione, ma non il risultato
Parliamo della RcAuto familiare, una riforma che è entrata in vigore ormai un anno e mezzo fa ma che si è rivelata del tutto inadatta all’obiettivo, ovvero favorire una riduzione dei premi assicurativi per i giovani e i neopatentati.
Alla prova dei fatti, la possibilità di acquistare la classe di merito di un familiare stabilmente convivente non ha alleggerito il carico. Perché? Nella norma che introduce il meccanismo, modificando l’articolo 134 del Codice delle Assicurazioni (CAP), si legge che il passaggio alla classe migliorativa è consentito solo previa esibizione di un attestato di rischio senza sinistri con colpa nei cinque anni precedenti. E il neopatentato si autoesclude.