Clematide: un legame che non si spezza più
Nel 1569 in Inghilterra venne introdotta la Clematis viticella, erba spontanea dell’Europa del sud. E fu subito “amore”. Ne germinarono varietà differenti, oggi divise in tre gruppi e infinite ibridazioni.
Amatissima dalla Regina Vittoria, nelle specie Clematis Huldine, ha conosciuto nel corso dei secoli migliorie, che hanno aumentato la dimensione e la purezza del colore del fiore, che estende la fioritura anche all’autunno.
Ma questa pianta, dall’aspetto “furbetto” e delicato, ha un potere straordinario: unendosi alla pinta cui si marita, ne sfrutta i rami, creando binomi affascinanti. Come nel caso del nespolo e del pero. Per questo il suo nomignolo più comune è quello di viticella.