Se dalla famiglia la tendenza “collaborativa” si sposta all’economia
Solo il nome è cambiato per accogliere le influenze poliglotte che sembrano “modernizzare” le cose. Ma si tratta di una pratica antichissima.
Perché collettivizzare acquisti, viaggi, usi di abitazioni, diventa la maniera più intelligente, economica e smart di fare. Contro lo spreco, certo, ma anche in nome dell’ecologia.
Non si deve essere adepti per sceglierlo. Ma solo attenti. Al portafogli, al pianeta, alla razionalità.
E se ormai il carshering di blablacar come lo scambio di abitazioni tra privati di Airbnb sono divenuti materia comune per tutti, ecco che anche le grandi (in senso commerciale) sposano la tendenza, offrendo servizi solo per l’uso effettivamente necessario. Così se Bmw inaugura il servizio DriveNow, dando la vettura solo per il tempo che serve, Leroy Merlin, insieme al materiale acquistato, consegna in locazione d’uso l’attrezzatura necessaria per installarlo in casa con il fai-da-te.
Ci si prova anche in ambito alimentare. Dopo i gruppi solidali d’acquisto, ecco che arriva una app.Lastminutesottocasa fa incontrare domanda e offerta, incrociando le eccedenze di giornata del negozio di alimentari con la voglia di risparmio dei cittadini.
E per chi sogna un abito da Cenerentola,Cosmo Hotel offre il link al Rent a Runaway (letteralmente affitta una passerella) che consegna dove si vuole un abito firmato. Per una sola notte.