Pensiero stupendo
Il parere di Anna Fasoli
Quando si parla di previdenza integrativa, spesso il mood è quello dello sconforto, della disillusione, l’idea, insomma, che si debba occuparsene per evitare il peggio, in futuro. Certamente gli input che arrivano dal panorama dei conti pubblici e dal clima politico non rassicurano, eppure se qualcosa di buono, va cercato, in questo scenario forse lo possiamo trovare nell’idea che ciascuno possa adattare davvero alle proprie esigenze concrete il piano che sceglie e facendolo, in fondo, si prende cura di sé nel modo che più gli si confà.
Insomma l’invito è a spostare un po’ lo sguardo e proiettarlo verso quell’universo curioso e complesso che è rappresentato dall’immaginare il tempo che verrà come lo desideriamo noi. Non più fantasia scollegata dalla realtà, né fantascienza o illusione, bensì un progetto che facciamo partire oggi e che ci accompagnerà verso quel tempo in cui il lavoro non rappresenterà più l’attività predominate della nostra giornata.
E per dare questo contenuto di futuro bello e possibile, per tracciare i primi segni di questo progetto a venire, che cosa si può fare di meglio che scegliere di cominciare ora? Ora che l’anno volge verso la fine, ora che si nutrono i desideri e i “buoni propositi” per quello nuovo di zecca che verrà?
Si può cominciare proprio adesso e farlo con un investimento che sarà a misura vostra, che sarà flessibile, sicuro, controllabile costantemente. Cominciare adesso un piano di accantonamento a fini pensionistici, magari nella forma del PIP, sigla che diventerà non più solo l’acronimo di Piani Individuali Pensionistici ma anche dei Pensieri Ideali e Pragmatici, per il vostro tempo futuro.