Chi vuol esser lieto sia… ma le culle si svuotano
Cittadini italiani sempre più appagata dalla propria felicità, intensamente coinvolti nella voglia di fare, condividere, assaporare il piacere dei rapporti consolidati: è questa la fotografia che emerge dall’'indagine Multiscopo dell’ISTAT su "Aspetti della vita quotidiana" . Svolta nel marzo 2012, la ricerca conferma un termometro di gradimento in salita sui grandi aspetti delle relazioni familiari, con gli amici e nell’uso del tempo libero. Unica nota dolente: le condizioni economiche, con una variazione di criticità che cresce dal 43,7% al 55,8%: tanta la quota di famiglie che dichiara un peggioramento delle proprie finanze.
Aspetto, questo, che segna allarmi da semaforo rosso: in complesso, la quota di individui in famiglie deprivate, con tre o più sintomi di disagio economico, passa dal 16,0% al 22,2%; quella delle persone in famiglie gravemente deprivate, con quattro o più deprivazioni, dal 6,9% all'11,1%.
Così, e non è certo un caso, ne soffre anche un altro bilancio: quello delle nascite.
Secondo i dati provvisori del bilancio demografico della popolazione residente, sono 546.607 gli iscritti in anagrafe per nascita nel 2011, circa 15 mila in meno rispetto al 2010.
Il calo delle nascite è da attribuire soprattutto alla diminuzione dei nati da genitori entrambi italiani e dei nati da coppie miste. I nati da genitori entrambi stranieri, invece, sono aumentati, anche se in misura più contenuta rispetto agli anni precedenti, e ammontano a 79 mila (il 14,5% del totale dei nati).
E diminuisce anche il numero medio di figli per donna a 1,39 (1,30 figli per le cittadine italiane e 2,04 le straniere).
A conferma che il portafoglio, quand’è “leggero”, svuota anche le culle.