A me la carta (anche quella verde)
Che viaggio sarebbe senza una carta, una mappa, meglio se elettronica, per trovare luoghi segreti e scorci dì’eccezione ovunque si vada? E niente regala tanta libertà in vacanza come l’auto.
Basta solo rammentare qualche accortezza. Perché viaggiare sicuri è viaggiare più sereni.
La carta verde( a cura dell’ufficio sinistri della Fasoli&Fontana)
Comunemente conosciuta con questa dicitura familiare (deve il suo nome al colore della carta su cui è stampata), la Carta internazionale di assicurazione
dei veicoli a motore è il documento assicurativo, rilasciato da tutte le
compagnie assicurative, che consente ad un veicolo di un determinato Paese di essere assicurato anche all'estero, nei paesi elencati sul documento stesso, in forza della sottoscrizione di un accordo.
A seguito di una serie di accordi fra gli uffici di riferimento di ognuno
dei paesi interessati e degli accordi internazionali fra i paesi stessi, la
carta verde non è più necessaria nel caso in cui la circolazione avvenga nei
paesi del seguente elenco: Andorra, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro,
Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda,
Islanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia,
Portogallo, Repubblica Ceca, Regno Unito, Repubblica Slovacca, Romania,
Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria.
E' invece necessaria la carta verde per circolare nei seguenti paesi:
Albania, Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Iran, Israele, Macedonia, Marocco,
Moldavia, Russia, Montenegro, Tunisia, Turchia, Ucraina. Occorre anche
tenere in considerazione che la compagnia di assicurazione che rilascia il
documento può autonomamente decidere di non riconoscere l'operatività della
copertura assicurativa in qualcuno dei sopraindicati paesi; tale indicazione
è manifestata attraverso la barratura della sigla del paese presente sul
documento.
Il veicolo è trattato secondo la normativa assicurativa del paese estero del
caso, senza costi aggiuntivi. Il proprietario del veicolo può, quindi,
regolare qualsiasi impegno conseguente alla sua responsabilità civile verso
terzi, per la quale è prevista l'assicurazione obbligatoria dallo stato
estero stesso.